martedì 20 ottobre 2015

auzate

1 CORTINOVIS CRISTINA W1 
2 BELLATTI SABRINA W2
3 DI PRIMA DANIELA W2 
4 PROFUMO SAMANTHA W1 
5 BERTOCCO SILVIA W1 
6 ROSSI LUCIA W1 
7 MICHIELETTI MAGDA W2 
8 PERLETTI CLARA W3 
9 CALCAGNILE SILVIA W2 
10 CANTAMESSA PAOLA W2

riprova


Una stagione di ciclocross dura circa quattro mesi, ma per ottenere qualche buon risultato è necessario cominciare a prepararsi prima del suo inizio. Io che vivo il ciclocross con libertà di scegliere se prepararmi o meno, questa estate al contrario di tutte le altre, ho fatto un po' di km per non dover ripartire da zero dalla prima gara. La scelta è stata un po' condizionata dalla maglia che indosso, perchè si sa che il pubblico del cross si aspetta qualcosa in più da chi è fasciato del tricolore e in fondo me lo aspetto anche io.

Tutti sanno che nella vita si fanno programmi, ma poi come vanno le cose, nessuno lo può sapere con certezza. Ed ecco che sul più bello, quando pensi che tutto giri bene, che sei felice e che nel tuo piccolo non ti manca niente, ti arriva una bella legnata. Tutto ciò di cui prima ti importava, si avvolge come fosse un tornado e focalizzi le energie solo su quello che sta accadendo. Non capisci più il significato della vita, mille domande e zero risposte. Quando ti trovi in certe situazioni, puoi cercare di spiegare cosa provi, ma solo chi ha subito questo genere di cose, può davvero capire come ci si senta dentro. A quanto sia difficile stare lì, impotenti, ad aspettare che succeda qualcosa. Ero arrivata a pensare che non avrei nemmeno fatto una gara, poco importava in quelle settimane, c'era altro del quale preoccuparsi. Con il passare dei giorni, non sapendo ancora nulla di concreto e con il morale sotto un metro di terra, perchè nessuno dava buone speranze, ho cominciato a cedere con la testa, sembrava di impazzire! E' in questo frangente che devo ringraziare di cuore, tutte quelle persone che a loro modo, sono state vicino a me ed alla mia famiglia; dai parenti stretti, agli amici, ai clienti del negozio. Tutti insieme, in questo mese lunghissimo avete contribuito a non farci mollare, come fossimo alla gara più dura del ciclocross. Una frase di una persona che ha vissuto un periodo difficile, la ricorderò sempre: "Cri ora è tempo di combattere, non mollare, non abbatterti, tipo quando corri... faccio il tifo amica mia!". Tutto può fare. Eh così, con il papà che chiedeva se le bici erano pronte e la mamma che diceva "guai a voi se non andate al ciclocross", il 15 ottobre sono risalita in sella senza nemmeno sapere dove stessi andando e mentre pedalavo, sono stata interrotta dalla telefonata più bella della mia vita, "negativo".

E' da quel giorno che ho di nuovo in testa che tutto può succedere, che non bisogna mai darsi per vinti e che la vita a volte è proprio bastarda! Ma nonostante tutto, bisogna cercare di avere uno spirito positivo, perchè può non sembrare, ma fa la differenza.


La gara di Segrate, facente parte del trofeo Palzola, è stata una delle corse "sentimentalmente" più difficili, una corsa nella corsa. Mentre pedalavo, la testa ripercorreva tutto quello che in quei giorni avevo passato, invece il corpo chiedeva gentilmente di fare meno fatica. E' stata forse l'unica volta in cui ho pensato di ritirarmi, ma non potevo, tra l'arrendersi e il lottare ho preferito lottare. Non avrebbe avuto senso fermarsi. 
Della gara ho poco da raccontare, se non che c'erano avversarie preparate ed agguerrite, parecchia gente ad incitare, un bellissimo percorso che rifarei volentieri (in altre condizioni psicofisiche) ed una premiazione davvero consistente!
La "nota" positiva della gara è stata quella di non aver mollato nonostante tutto, così da riuscire ad approfittare di un errore di Silvia Bertocco, che era al comando della gara Women1 concludendo così, al primo posto della mia categoria e al quinto posto assoluto. 

Come penso sappiate, non mi accontento di rimanere dietro a guardare i numeri dorsali delle avversarie, quindi un po' alla volta cercherò di guadagnare posizioni, e di riportarmi in vetta alle classifiche assolute.



Classifica:
1^ Di Prima Daniela W2
2^ Etossi Simona W2
3^ Bellatti Sabrina W2
4^ Caldiroli Laura W2
5^ Cortinovis Cristina 1^W1
6^ Bertocco Silvia W1
7^
8^
9^
10^

prova prova

Ed eccomi qui, dopo un anno di "abbandono" a raccontare a mio modo, delle gare alle quali partecipo.

Ottobre è tempo di ciclocross e da ormai parecchi anni, l'apertura della stagione delle due ruote infangate, la fa il trofeo lombardo-piemontese, intitolato trofeo Palzola.

Per quanto mi riguarda, in questa stagione farò le gare che più mi piacciono, scartando quelle che di ciclocross hanno ben poco. 
Quest'anno avevo l'intenzione di partire con un po' più di gamba della scorsa stagione ma, anche questa volta, un intoppo! La ruota gira e dopo aver passato odissee con mio papà esattamente un anno fa, con mio fratello questa estate, tocca a me. Una caduta "casalinga", ha scatenato un problema fisico che probabilmente sarebbe comunque saltato fuori strada facendo. Per tirarla breve e con parole semplici, la mia "coda" (il coccige), ha deciso di "spostarsi" e di non farmi più sedere. Per fortuna, nulla di rotto o lussato, ma uno stop di un mese e mezzo è stato doveroso. La situazione ora è decisamente migliorata e qui, devo ringraziare l'osteopata e fisioterapista che mi sta seguendo, Bruna Cancelli... eh sì, qualcuno se la ricorderà sicuramente. Niente di meglio che essere seguita da una persona che conosce a menadito gli sforzi che fai!



La prima gara, come scritto sopra, del trofeo Palzola, è stata Cavallirio nella provincia di Novara. Nulla a che vedere con il circuito di qualche anno fa, tutto completamente diverso, molto tecnico ma anche da spingere e per nulla pericoloso.

Dieci donne alla partenza tra woman1 e 2, niente male. "Via!", si agganciano le tacchette e si comincia. Sono subito davanti, disegno bene le prime curve e ai primi ostacoli, mi ritrovo ad aver staccato già le mie avversarie. Mi sembra un po' strano, perchè pensavo di soffrire soprattuto in partenza, invece mi ritrovo in testa. So che non sarà tutto rose e fiori, perchè non ho ritmo di gara nelle gambe, mentre alcune delle altre atlete arrivano dalla stagione su strada ed mtb. Quasi un giro al comando, poi come immaginavo la mia pedalata si fa un po' più pesante e quindi l'unica soluzione è respirare e alleggerire il rapporto, anche perchè ancora, non riesco a spingere.

Simona Etossi, ha un bel passo, si porta in testa e si allontana. Anche Sabrina Bellatti e Martina Galliani mi raggiungono e mi sorpassano. Non mollo, il tifo come al solito c'è un po' per tutti, ma io ne ho uno in particolare, che è quello di mia nipotina Elena, che sin da piccola segue con divertimento il ciclocross. Da quest'anno oltre a gridare "dai zia non mollare!", si è data al passaggio borraccia... e lo fa egregiamente! Mi ha fatto troppo ridere quando a fine gara, mi dice: "zia sei stata brava, ma bevi come un cammello!"

La Galliani che è della mia categoria è poco più avanti, la tengo nel mirino e resto concentrata a guidare. In questo circuito se guidi bene sei a metà dell'opera. Un suo errore in una curva, dovuto anche alla stanchezza, come poi mi dirà a fine gara, mi dà la possibilità di avvicinarmi e passarla; questi sono gli attimi in cui devi tirar dritto, spingere e non sbagliare! Più aumentano i minuti di gara più vado, il mio motore funziona così. Il fiato corto passa, le gambe girano tonde e il ritmo aumenta. Ogni tanto sbircio dietro, ma non sono tranquilla, perchè da quest'anno finalmente, ci sono i box per il cambio bici. Dico finalmente perchè così abbiamo raggiunto una pulizia quasi totale, di gente che attraversa i percorsi per spostarsi da una parte all'altra del tracciato con le bici di scorta, non considerando che mettono a repentaglio loro stessi e soprattutto chi corre. In questo modo tutti hanno le stesse possibilità. Quindi più prendi vantaggio, meglio è, in caso di guasto meccanico.

Il suono della campana è un sollievo, ultimo giro! Braccia alzate al traguardo e terzo posto di categoria; pensavo decisamente peggio, invece sono stata molto soddisfatta!



Classifica:

1^ Simona Etossi W2

2^ Sabrina Bellatti W2

3^ Cristina Cortinovis 1^ W1

4^ Paola Cantamessa W2

5^ Clara Perletti W2

6^ Silvia Bertocco W1

7^ Samantha Profumo W2

8^ Lucia Rossi W1
9^ Roberta Nicolini W2
10^ Martina Galliani W1


prova1

Ed eccomi qui, dopo un anno di "abbandono" a raccontare a mio modo, delle gare alle quali partecipo.

Ottobre è tempo di ciclocross e da ormai parecchi anni, l'apertura della stagione delle due ruote infangate, la fa il trofeo lombardo-piemontese, intitolato trofeo Palzola.

Per quanto mi riguarda, in questa stagione farò le gare che più mi piacciono, scartando quelle che di ciclocross hanno ben poco. 
Quest'anno avevo l'intenzione di partire con un po' più di gamba della scorsa stagione ma, anche questa volta, un intoppo! La ruota gira e dopo aver passato odissee con mio papà esattamente un anno fa, con mio fratello questa estate, tocca a me. Una caduta "casalinga", ha scatenato un problema fisico che probabilmente sarebbe comunque saltato fuori strada facendo. Per tirarla breve e con parole semplici, la mia "coda" (il coccige), ha deciso di "spostarsi" e di non farmi più sedere. Per fortuna, nulla di rotto o lussato, ma uno stop di un mese e mezzo è stato doveroso. La situazione ora è decisamente migliorata e qui, devo ringraziare l'osteopata e fisioterapista che mi sta seguendo, Bruna Cancelli... eh sì, qualcuno se la ricorderà sicuramente. Niente di meglio che essere seguita da una persona che conosce a menadito gli sforzi che fai!



La prima gara, come scritto sopra, del trofeo Palzola, è stata Cavallirio nella provincia di Novara. Nulla a che vedere con il circuito di qualche anno fa, tutto completamente diverso, molto tecnico ma anche da spingere e per nulla pericoloso.

Dieci donne alla partenza tra woman1 e 2, niente male. "Via!", si agganciano le tacchette e si comincia. Sono subito davanti, disegno bene le prime curve e ai primi ostacoli, mi ritrovo ad aver staccato già le mie avversarie. Mi sembra un po' strano, perchè pensavo di soffrire soprattuto in partenza, invece mi ritrovo in testa. So che non sarà tutto rose e fiori, perchè non ho ritmo di gara nelle gambe, mentre alcune delle altre atlete arrivano dalla stagione su strada ed mtb. Quasi un giro al comando, poi come immaginavo la mia pedalata si fa un po' più pesante e quindi l'unica soluzione è respirare e alleggerire il rapporto, anche perchè ancora, non riesco a spingere.

Simona Etossi, ha un bel passo, si porta in testa e si allontana. Anche Sabrina Bellatti e Martina Galliani mi raggiungono e mi sorpassano. Non mollo, il tifo come al solito c'è un po' per tutti, ma io ne ho uno in particolare, che è quello di mia nipotina Elena, che sin da piccola segue con divertimento il ciclocross. Da quest'anno oltre a gridare "dai zia non mollare!", si è data al passaggio borraccia... e lo fa egregiamente! Mi ha fatto troppo ridere quando a fine gara, mi dice: "zia sei stata brava, ma bevi come un cammello!"

La Galliani che è della mia categoria è poco più avanti, la tengo nel mirino e resto concentrata a guidare. In questo circuito se guidi bene sei a metà dell'opera. Un suo errore in una curva, dovuto anche alla stanchezza, come poi mi dirà a fine gara, mi dà la possibilità di avvicinarmi e passarla; questi sono gli attimi in cui devi tirar dritto, spingere e non sbagliare! Più aumentano i minuti di gara più vado, il mio motore funziona così. Il fiato corto passa, le gambe girano tonde e il ritmo aumenta. Ogni tanto sbircio dietro, ma non sono tranquilla, perchè da quest'anno finalmente, ci sono i box per il cambio bici. Dico finalmente perchè così abbiamo raggiunto una pulizia quasi totale, di gente che attraversa i percorsi per spostarsi da una parte all'altra del tracciato con le bici di scorta, non considerando che mettono a repentaglio loro stessi e soprattutto chi corre. In questo modo tutti hanno le stesse possibilità. Quindi più prendi vantaggio, meglio è, in caso di guasto meccanico.

Il suono della campana è un sollievo, ultimo giro! Braccia alzate al traguardo e terzo posto di categoria; pensavo decisamente peggio, invece sono stata molto soddisfatta!



Classifica:

1^ Simona Etossi W2

2^ Sabrina Bellatti W2

3^ Cristina Cortinovis 1^ W1

4^ Paola Cantamessa W2

5^ Clara Perletti W2

6^ Silvia Bertocco W1

7^ Samantha Profumo W2

8^ Lucia Rossi W1
9^ Roberta Nicolini W2
10^ Martina Galliani W1


Informazioni personali

La mia foto
Dieci anni a correre un sogno.. poi un bivio. Prendere o lasciare? Lasciare. Il ritorno nel mondo amatoriale. Non c'è storia, se la bici l'hai nel sangue.. non la molli più. Campionessa regionale e italiana di ciclocross individuale e staffetta ACSI, in carica, nella cat. "woman 1" , dopo quella del 2014. Tre le maglie di campionessa italiana ciclocross Udace, nel 2010, 2011 e 2012 nella staffetta.

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